Aldo Schettini

Figlio di un direttore didattico, nasce il 19 aprile 1909 a Castrovillari in una famiglia di otto figli.

Trascorse la sua giovinezza a Castrovillari e già nel 1929 fonda il 1° gruppo folkloristico della città di Castrovillari.
Dopo il diploma di matuità classica si iscrive alla facoltà di lettere presso l'università di Roma, dove si laurea il 13 giugno 1940.

Nel 1933 è chiamato alle armi, raggiunge il 20° Btg T Bis a Casarsa della Delizia; dal 1933 al 1947 è sotto le armi.

Il 17-08-1935 si trasferisce a Treviso.
Nel 1947 fece ritorno a Castrovillari, dove stabilisce la sua residenza, anche se svolge funzione di maestro elementare prima e, di direttore didattico poi, nei comuni del circondario (Laino, Canna, Oriolo, Trebisacce, Lungro e San Sosti) e poi dfinitivamente nella direzione didattica di Castrovillari.

Nel 1957 è uno dei fondatori della Pro-Loco di Castrovillari.
Negli anni 50/60collabora con numerosi quotidiani nazionali (Il Messaggero ed il Tempo di Roma) e locali (La Vedetta e la Gazzetta del Sud) nonchè periodici come "La voce di Calabria", "Cronaca di Roma", "Colonia Letteraria", e dal 1982 è iscritto al Sindacato Liberi Scrittori Italiani.
Nel settembre 1968 il Presidente della Repubblica gli conferisce la medaglia di bronzo "per l'opera zelante ed efficace svolta a favore della educzione infantile".

Il 2 aprile 1995 al Campidoglio gli viene conferito il premio "I calabresi nel mondo" del Brutinee "per avere divulgato l'antica tradizione del popolo calabro ed onorato l'Italia Patria Comune".
Nel 1996 gli viene conferito dal Kiwauis il premio "WE BUILD".
E per ultimo, nel 2008 un premio speciale per i "padri del folklore".

Da vero Castrovillarese legò la sua vita al folklore locale, costituendo il primo Gruppo Folkloristico nel 1929, portandolo al successo fino al 1950, anno in cui il "Gruppo dei Canterini" cessò l' attività.
Fino alla morte (14 Maggio 1997) fu un instancabile e tenace difensore nonché propugnatore delle nostre tradizioni popolari e dei valori ad essi legati.

Fu questo un tentativo per umanizzare una società nella quale vengono oscurati i veri valori tradizionali.
Da qui una conseguente perdita dell' identità, che ha portato a caratterizzare le tragedie dei nostri giorni: la droga, la mafia e l'emarginazione.

Fu autore di commedie in vernacolo, ha concepito la "Commedia Musicale", una novità per l'Italia intera di quei tempi ,e l'ha rappresentata, per la prima volta a Castrovillari nel 1933, con i suoi lavori "Un Tipo Originale" e "Britannicus", ai quali diede un filo conduttore e, allo stesso tempo, un carattere operettistico, utilizzando i canti e le danze.

Dopo queste commedie ne seguirono altre come "Equivoci", "La Vita così è", "Celebre per forza".
A proposito di quest' ultima il Giornale d'Italia del 26/01/1938 dice :"Celebre per forza è una briosa commedia che per la musica,per il canto e le danze che ne formano l'intima sostanza,assume un andamento quasi operettistico prettamente moderno".

E' per questo che noi Castrovillaresi dobbiamo essere orgogliosi di aver avuto un compaesano che è stato il primo a scrivere una "commedia musicale" (solo negli anni '50 apparirà sui palcoscenici d'Italia)e a rappresentarla con semplici dilettanti. Non potevamo quindi che dedicare al nostro compianto Aldo Schettini la nostra umile Associazione, e il nostro scopo è proprio quello di operare nel settore culturale, etnico e folkloristico per lui e in suo ricordo.

'U DIRITTURU Aldu Schettini va ppì numinata, 'n'ommu intelligenti, e di nobile casata; 'A vita soia all'insigna 'i l'onestà jè da tutti ritinuta cuma esempiu di rettitudine e di forte pirsunalità. Diritturu didatticu tantu finu, ohi quanti costi n'ha saputa da; infatti, pricurrennu i timpi, ha modernizzatu 'a scola, chiù di vint'anni fa. Hadd'amatu tantu 'stu pajsu nustu e lli biddizzi suj ha dicantati cù stornellate e scritti in quantità stipati gilusamenti a quanti pì sempi su vonu arricurdà. Cummedie, canzoni, balletti, tuttu jè filici 'i ni putì dunà, picchì tuttu parli di 'sta Terra soja, terra d'amuri e di sirinità. Da "Ieri e oggi nella storia del mio Paese" di Anna Gioffrè