Associazione Culturale Aldo Schettini
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Castrovillari
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via Roma a Castrovillari

Castrovillari

Panorama L'antichissima Castrum Villarum affonda le radici in epoca romana, precisamente al Paleolitico Inferiore (150.000 - 50.000 a.C.) come testimoniano alcuni ritrovamenti in località Celimarro.
Insediamenti umani organizzati si sono trovati intorno ai 4.000 anni prima di Cristo, invece, sul colle della Madonna del Castello,sito che ospitò un luogo di culto fino dall'Età del Ferro, sostituito in epoca normanna da un santuario mariano.
Castrovillari è un centro che occupa una vasta conca ai piedi del monte Pollino e, sin dall'antichità, grazie alla sua posizione strategica rispetto ai collegamenti tra la costa e l'entroterra, fu centro economico e commerciale molto attivo.
La storia tramanda notizie che indicano Castrovillari come cittadella libera dai domini feudali almeno nel periodo compreso tra il XII e il XVI secolo.
Fu possedimento delle famiglie Sanseverino e Spinelli che se la contesero fino alla fine del feudalesimo.
Attualmente, Castrovillari è una delle più suggetsive vie d'accesso per raggiungere il Parco Nazionale del Pollino, attraversando un paesaggio di singolare bellezza.
Le sagre e le feste che si organizzano, in ogni periodo dell'anno, completano il quadro delle attività per cui la città è molto conosciuta anche al di fuori della Calabria.
Di rilievo è il Carnevale del Pollino, la cui prima edizione risale al 1959, quando si ufficializzò solo una tradizione di festeggiamenti e sberleffi consolidata da secoli e che, localmente, va sotto il nome di "I mmasckarate"; promotore dell'iniziativa fu il professore Vittorio Vigiano.
Nel corso del tempo, la manifestazione si è ripetuta riscontrando grande successo anche oltre i confini locali ed oggi si è evoluta, comprendendo anche il Festival Internazionale del Folklore, che vede avvicendarsi ogni anno, nella città del Pollino per eccellenza, gruppi tradizionali provenienti da tutto il mondo.
Le attività economiche prevalenti sono l'agricoltura (produzione vinicola, olearia e agrumicola) e l'allevamento animale che confluisce nella produzione lattiero-casearia.
Discrete pure le presenze artigianali con botteghe orafe, falegnamerie, lavorazione della pietra ed aziende dolciarie.

Patrimonio Architettonico

  • Museo di Arte Sacra e museo Civico Archeologico
  • Pinacoteca Andrea Alfano
  • Sito Palolitico in località Cammarata
  • Chiesa di S. Maria del Castello e chiesa di S. Giuliano
  • Convento di S. Francesco d'Assisi e chiesa della SS. Trinità
  • Chiesa di S. Francesco di Paola e chiesa di S. Maria di Costantinopoli
  • Cappella di S. Maria delle Grazie, chiesa di S. Vito e chiesa di S. Maria della Valle
  • Castello Aragonese
  • Palazzo Cappelli, palazzo Gesualdi e palazzo Salituri alla Giudecca
  • Palazzo Salituri, palazzo Rescia e palazzo Gallo
  • Palazzo Laghi, palazzo Turco e palazzo Calvosa
  • Le risorse naturalistiche

  • Il Comune di Castrovillari fa parte di: Comunità Montana del Pollino, Regione Agraria n.11, Colline di Castrovillari e Parco Nazionale del Pollino
  • Monte Pollino
  • Il territorio appartiene al complesso montuoso dei monti di Orsomarso e Verbicaro
  • Bosco di Pollinello
  • Pini Loricati
  • Gole del Coscile alla chiusa di Sassone


(da Girovaghiamo - Guida turistica dei 155 comuni della provincia di Cosenza - Edizione 2008/2009)

Chiese, Santuari, Castelli...

Il Santuario di S. Maria del Castello Il Protoconvento Francescano Il Castello Aragonese La chiesa di San Giuliano

Il Santuario di S. Maria del Castello

Il Santuario di S. Maria del Castello Nell'alto medioevo,la vita si concentra sul colle di S. Maria del Castello, dove per la prima volta i Normanni cingono d'assedio la città fortificata e la conquistano (1064).
La Chiesa è nata dopo invani tentativi, in tempi passati, dei conquistatori che volevano far sorgere un castello per avere un migliore punto d'osservazione sulla città.
Immancabilmente e misteriosamente però, i castelli poco prima di essere completati crollavano giù senza apparente spiegazione.
L'ultimo conquistatore, il Conte Ruggiero, con lo stesso intento di costruire un castello, durante gli scavi per le fondamenta ritrovò nel 1090 un quadro raffigurante una Madonna col bambino.
Allora abbandonò il suo intento e fece costruire l'attuale santuario facendone dono alla città.
Quel quadro è ora appeso all'altare con tutto il suo splendore dati anche i recenti restauri.
Da qui provengono, oltre ad alcuni stucchi figurati di arte arabo-normanna (XII sec.) rinvenuti all'interno del santuario, frammenti di ceramica policroma, che rivelano influssi dei popoli che, da dominatori, durante i secoli dell'età di mezzo si sono succeduti nella regione: Bizantini, Normanni e Svevi, Angioini e Aragonesi.
Della lingua longobarda, in particolare, restano cospicue tracce nel dialetto locale.
Al tramonto del dominio normanno, sotto gli Svevi, il centro medioevale accoglie una colonia di Ebrei, che ebbe la sua sinagoga e diede il nome alla Giudeca, che si estendeva lungo le pendici meridionali del colle del Lauro.
Il Santuario di S. Maria del Castello


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Il Protoconvento Francescano

Il Protoconvento Francescano E' stato il primo convento francescano costruito in Calabria, realizzato nel 1221 dal Beato Pietro Cathin, discepolo e compagno di San Francesco d' Assisi.
Il Beato Pietro Cathin nacque a S.Andrea della Marca verso la fine del sec. XII, visse quasi sempre a Castrovillari e qui morì nel 1264 per mano degli ebrei del luogo che lo martirizzarono ponendogli un elmo infuocato sulla testa poco distante dal convento nel quartiere ebraico della Giudeca, acclamato per beato fu per molti secoli patrono della città.
Il Protoconvento Francescano venne soppresso nel 1808 dai francesi, e come dice il
L' Occaso pesante fu l' influenza sull' aumento dell' analfabetizzazione, poichè questo luogo svolse un importante ruolo sul piano culturale, era stato elevato infatti a Studio di prima classe sin dalla metà del XVI secolo.
Dopo la soppressione, divenne ospedale militare prima e caserma poi, la vecchia chiesa all' interno fu trasformata in teatro, per merito di Carlo Maria L' Occaso, inaugurato nel 1845, dopo circa quaranta anni fu chiuso ed adattato ad infermeria.
Durante la seconda guerra mondiale, nel 1943 a causa del bombardamento aereo degli alleati il convento subì molti danni.
Oggi divenuto proprietà comunale è stato completamente ristrutturato, è sede tra l' altro del rinato Teatro Sybaris, del Museo civico archeologico, della Pinacoteca comunale Andrea Alfano, della Saletta Paonessa e dell' aula multimediale del comune di Castrovillari.
Il Protoconvento Francescano


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Il Castello Aragonese

Il Castello Aragonese Il castello aragonese di Castrovillari fu completato nel 1490 dagli Aragonesi (Ferrante I), succeduti dopo lunga lotta agli Angioini, e adeguato all'uso delle nuove armi da fuoco.
Era dotato di un fossato e di un ponte levatoio.
All'interno si presenta a forma di rettangolo, ma all'esterno acquista una forma trapezoidale considerando le 4 torri angolari, uguali in qualche particolare, ma diverse nell'aspetto e nelle proporzioni.
Sono orientate quasi con precisione verso i punti cardinali.
Ben conservate le feritoie e qualche caditoia da dove buttavano sassi e materie infuocate sugli assalitori.
Tutti i castelli Aragonesi avevano le stesse somiglianze, allo stato delle conoscenze e dei pochi documenti esistenti.
Sono stati ritrovati pochi documenti, quindi non si può stabilire in quale data siano iniziati i lavori per costruire il castello.
Un marmo murato al di sopra del rimaneggiato portale d'ingresso, che il re Ferdinando I d'Aragona lo fece costruire, presenta, in bei caratteri lapidari della fine del XV sec., la seguente inscrizione:

FERDINANDUS. REX. DIXI. ALFONSI.FIL.
DIVI. FERD. NEP. ARAGONIUS. ARCEM.
HANC. AD. CONTINENDOS. IN. FIDE. CI.
VES. A. FUND. FACIUNDAM. CURAVIT.
ANO. D. M. CCCCLXXXX.


Il castello fu quasi sempre teatro di martirio e di dolore per gli orribili misfatti che vi consumarono.
I condannati venivano buttati a marcire nelle tetre e umide torri e dei fossati e chi riusciva a sopravvivere, si muoveva su cadaveri putrefatti.
Non a caso fu definito cimitero dei vivi e la torre più grande detta "infame".
Il Castello Aragonese


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La chiesa di San Giuliano

La chiesa di San Giuliano Nella valletta di Cannarossa ai piedi del Colle del Lauro, sorge la Chiesa di San Giuliano, protettore di Castrovillari, le cui origini risalgono al XII secolo e che costituisce un altro degli edifici sacri di notevole interesse della città.
Il culto di San Giuliano, vescovo di Le Mans, fu introdotto dai Normanni che conquistarono Castrovillari nel 1064.
La chiesa fu poi ampliata nel XIII secolo. Di questi lavori rimangono tracce nell'atrio, dove le strutture gotiche in tufo e frammenti di decorazioni in pietra si intravedono tra l'intonaco.
Nel Cinquecento, poi, l'edificio subì una radicale trasformazione, completato nel 1647 con la realizzazione del bellissimo soffitto ligneo e del nuovo altare.
Altre vicende segnarono la storia della chiesa, tra cui l'incendio del 1789 che la distrusse quasi interamente.
La facciata presenta un bel portale rinascimentale, in pietra chiara, con due ordini di colonnine intervallati da decori floreali, preceduto da una scala a due rampe.
All'interno, tra le varie cappelle, quella del Crocifisso, con un bell'altare su cui è collocato un pregevole Cristo in croce, opera cinquecentesca di scultore meridionale, la Cappella di San Pietro e quella del Fonte battesimale.
Tra le varie opere conservate al suo interno, particolare interesse riveste la Madonna nera, olio su tela di ignoto pittore del XVI secolo, forse di area adriatica gravitante in quell'ambito veneziano della pittura di icone.
La chiesa di San Giuliano


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